“L’escalation militare tra Israele e Iran si fa sempre più vicina perché Gerusalemme si sente minacciata dall’aggressività di Tehran”: è la tesi sostenuta dall’analista Rebecca Mieli in occasione di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
Giovedì 10 gennaio si è tenuta presso la Sala Stampa di Palazzo Montecitorio la presentazione del report La sfida con l’Iran vista da Israele, redatto proprio da Rebecca Mieli nell’ambito dei “Dossier del Machiavelli”.
Secondo l’Autrice quest’aggressività iraniana, dal punto di vista israeliano, si manifesterebbe nella retorica bellicosa di Tehran, nel suo programma missilistico e nucleare non seriamente minato dal JCPOA (l’accordo internazionale da cui recentemente si sono ritirati gli Stati Uniti), e dalla crescente presenza militare in Siria e a supporto di Hezbollah in Libano.
Rebecca Mieli ha sottolineato come ciò abbia portato a uno stringersi del legame tra Israele e vari Paesi arabi ostili all’Iran, come l’Arabia Saudita. Un ruolo importante lo gioca però anche la Russia, “alleata dell’Iran in Siria ma con un forte interesse in Israele, dove un abitante su 7 è russo o russofono”. Potrebbe essere Mosca a favorire un accordo negoziale.
Come ha notato il Prof. Matteo Bressan della LUMSA, esiste una divergenza strategica tra Russia e Iran in Siria. Ciò è dimostrato dal ricorso fatto ai sistemi anti-aereo S-300, posti da Mosca in Siria, ma mai utilizzati per proteggere iraniani e Hezbollah dalle incursioni israeliane. Inoltre, ha spiegato l’esperto di politica internazionale, la sovraesposizione di Tehran all’estero ha fomentato proteste sociali in Iran, causate dalla mancanza di lavoro in patria.
Il Sen. Lucio Malan (Forza Italia) ha ammonito di non prendere sottogamba la retorica bellicosa, perché spesso è sincera e destinata a tradursi in realtà. Il membro della Commissione Esteri del Senato ha contestato anche il modo in cui la stampa occidentale darebbe scarso risalto alla dissidenza iraniana.
La sfida con l’Iran vista da Israele è l’undicesimo Dossier pubblicato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli, i cui report sono regolarmente presentati presso il Parlamento. Può essere consultato cliccando qui.
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