Nicola De Felice, Senior Fellow del Centro Studi Machiavelli, è stato intervistato da Niva Mirakyan per “Sputnik” in merito al recente boom di sbarchi in Italia.
I dati di Frontex (l’Agenzia europea della guardia di frontiera), che riflettono i flussi illegali nell’anno in corso, parlano chiaro. “Tra gennaio e ottobre le autorità europee hanno segnalato 55mila attraversamenti illegali delle frontiere sulla rotta del Mediterraneo centrale che interessa l’Italia e Malta, e nel solo mese di ottobre sono stati segnalati 6.240 attraversamenti illegali, l’85 per cento in più rispetto all’anno precedente sotto le restrizioni legate al Covid e il 186 per cento in più rispetto al 2019”, — si legge nel rapporto dell’Agenzia.
Circa due settimane fa, il premier Mario Draghi ha alzato la voce e ha chiesto all’Europa di aiutare l’Italia, per far fronte ai continui sbarchi di migranti sulle coste della Penisola. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che adesso occorre intervenire, per affrontare una situazione diventata ormai insostenibile.
Il governo Draghi potrà finalmente convincere l’Europa che si tratta di un problema non solo italiano, ma che riguarda tutti i Paesi dell’UE? Cosa si può fare per contrastare questo fenomeno, che è diventato ormai una tendenza preoccupante? Per parlarne, Sputnik Italia ha raggiunto Nicola De Felice, Membro Anziano del Centro Studi Machiavelli, Ammiraglio di divisione (ris.), già comandante di cacciatorpediniere e fregata, che ha svolto importanti incarichi diplomatici, finanziari, tecnici e strategici per gli Stati Maggiori della Difesa e della Marina Militare, sia in Patria che all’estero, in mare e a terra, perseguendo l’applicazione di capacità tese a rendere efficace la politica di difesa e di sicurezza italiana.
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Senior Fellow del Centro Studi Machiavelli. Ammiraglio di divisione (ris.), già comandante di cacciatorpediniere e fregate, ha svolto importanti incarichi diplomatici, finanziari, tecnici e strategici per gli Stati Maggiori della Difesa e della Marina Militare, sia in Patria sia all’estero, in mare e a terra, perseguendo l'applicazione di capacità tese a rendere efficace la politica di difesa e di sicurezza italiana.
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