“Magyar Nemzet”, principale quotidiano ungherese, ha dedicato un articolo al convegno Primacy of the EU Law: is the Union overstepping its mandate?, co-organizzato dal Centro Studi Machiavelli assieme al MCC di Budapest. L’articolo è firmato dalla giornalista Dalma Janosi, corrispondente da Roma, e può essere letto in lingua originale cliccando qui.

Traduzione italiana:

La scorsa settimana alla Camera dei Deputati italiana si è tenuta una conferenza internazionale sui conflitti tra il diritto dell’UE e gli ordinamenti giuridici degli Stati nazionali. L’evento è stato co-sponsorizzato dal gruppo parlamentare governativo Lega, dal Centro Studi Machiavelli (istituto di strategia politica della Destra) e dal Mathias Corvinus Collegium (MCC). Giuristi, rappresentanti politici e analisti politici hanno discusso se il diritto dell’UE abbia la precedenza o se si stiano eccedendo i poteri delle istituzioni dell’UE. All’evento hanno preso parte: Rodrigo Ballester, Responsabile del Centro di Studi Europei del MCC, per conto del Mathias Corvinus Collegium; Giulio Centemero e Guglielmo Picchi, esponenti della Lega di Matteo Salvini; e Nicola Procaccini, deputato di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo.

“Vogliamo smentire le false narrazioni della stampa mainstream di sinistra europea”. Lo ha dichiarato a margine del convegno Guglielmo Picchi al nostro giornale. Il politico ha riferito che il suo partito ha ritenuto proprio dovere informare in modo credibile cittadini e politici sulla situazione in Ungheria e Polonia. Ha proseguito: “L’Europa sta cercando di ostacolare i leader politici che non sono disposti a seguire la linea politica da essa stabilita”. Picchi ha aggiunto che alcuni burocrati europei stanno cercando di imporre agli Stati membri un processo di integrazione che sta suscitando resistenze tra alcuni popoli. “Riteniamo tuttavia importante che, grazie alla ricerca scientifica dei centri universitari e dei think tank, i Paesi in questione possano respingere con fermezza le aspirazioni egemoniche dell’Unione Europea”, ha spiegato il deputato italiano.

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Daniele Scalea, a capo del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli, ha dichiarato a “Magyar Nemzet” che il presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il ramo di sinistra del Parlamento europeo hanno lanciato una serie di attacchi contro Ungheria e Polonia solo perché divergono ideologicamente da loro. Come ha sottolineato: “I governi nazionali di questi Paesi non sono antieuropei, semplicemente resistono quando vedono che l’Unione cerca di travalicare i confini previsti dai trattati”.  Ha anche aggiunto che l’obiettivo dei progressisti è creare un super-Stato europeo che governi sopra le democrazie nazionali. “Tutti i paesi che resistono alla distorsione dell’Unione Europea, che non è altro che un’aggressione alla sovranità nazionale, saranno sotto tiro incrociato”, ha spiegato Scalea.

Ha anche parlato del fatto che il Centro Machiavelli considera un compito importante informare i legislatori italiani, poiché sarebbe impossibile per loro formarsi un’immagine credibile dell’Ungheria dalla stampa. D’altra parte, il Machiavelli sta lavorando per costruire una rete internazionale in cooperazione con le forze nazionali conservatrici ungheresi, in modo che possano sostenersi a vicenda quando vengono discusse le questioni delicate di cui sopra. Scalea ha aggiunto: “Il Centro Studi Machiavelli è orgoglioso di collaborare con il prestigiosissimo MCC, che negli ultimi anni è diventato un hub per il mondo conservatore internazionale. Accoglie studenti selezionati dall’università e li invia all’estero per un programma di borse di studio trimestrale. Là forniscono un’assistenza straordinaria ai ricercatori nell’accesso a informazioni credibili che, in passato, sono state difficile da reperire a causa delle barriere linguistiche”.