I risultati
Si è votato per le elezioni suppletive alla Camera dei Deputati del Collegio uninominale Lazio 1-01, ossia quello che include il Centro di Roma (all’incirca 185mila abitanti) più i quartieri Trionfale, Flaminio e della Vittoria (che insieme compongono la parte nord-ovest della capitale e assommano circa 90mila abitanti). L’elezione si è resa necessaria poiché il suo deputato, Roberto Gualtieri (PD), a sua volta eletto in una suppletiva nel 2020, è nel frattempo divenuto sindaco di Roma. Il risultato finale è quello che segue:
- Cecilia D’Elia (Partito Democratico) eletta con il 59,43% dei voti (12.401)
- Simonetta Matone (Centro-Destra) 22,42% (4687)
- Valerio Casini (Italia Viva) 12,93% (2698)
- Beatrice Gamberini (Potere al Popolo) 3,24% (676)
- Lorenzo Vanni (Il Nuovo Mondo) 1,97% (412)
Ad esprimere il proprio voto sono stati poco più di 21.000 elettori, pari all’11,33% degli aventi diritto.
Storia elettorale della circoscrizione
Per meglio inquadrare questo risultato, è necessario guardare ai risultati del passato in quest’area di Roma. Il collegio è stato istituito nel 2017 con la Legge Rosato, ma corrisponde grosso modo ai tre collegi uninominali di Roma Centro, Roma-Trionfale e Roma-Della Vittoria, istituiti nel 1993 con la Legge Mattarella e rimasti in vigore fino al 2005. Ecco un quadro riassuntivo dei risultati in questi collegi:
Anno/Collegio | Roma Centro | Roma Trionfale | Roma Della Vittoria |
---|---|---|---|
1994 | Silvio Berlusconi (Cdx) 46,29% | Francesco Storace (Cdx) 49,85% | Gianfranco Fini (Cdx) 51,76% |
1996 | Walter Veltroni (Csx) 49,91% | Francesco Storace (Cdx) 49,61% | Gianfranco Fini (Cdx) 53,53% |
2001 | Giovanna Melandri (Csx) 50,04% | Giovanni Alemanno (Cdx) 48,25% | Gianfranco Fini (Cdx) 52,61% |
Dal 2005 al 2017, con la Legge Calderoli, non sono stati in vigore collegi uninominali. Questi sono i risultati delle due precedenti elezioni (la seconda è una suppletiva) svoltesi nel Collegio Lazio 1-01 più i risultati del primo turno per l’elezione del presidente del Municipio Roma 1 (Centro) e Roma 14 (Trionfale e Della Vittoria) nello scorso anno:
Anno/Candidato | Primo | Secondo |
---|---|---|
2018 (Camera) | Paolo Gentiloni (Csx) 42,05% | Luciano Ciocchetti (Cdx) 30,81% |
2020 (Camera) | Roberto Gualtieri (Csx) 62,24% | Maurizio Leo (Cdx) 26,08% |
2021 (Municipio 1) | Lorenzo Bonaccorsi (Csx) 40,06% | Lorenzo Santonocito (Cdx) 27,37% |
2021 (Municipio 14) | Domenico Naso (Cdx) 35,80% | Marco Della Porta (Csx) 33,04% |
Analisi
Siamo di fronte a un caso emblematico di come, nel corso degli ultimi trent’anni, il voto dei quartieri “bene” delle metropoli si sia spostato da destra a sinistra. Illustra inoltre da manuale come, in caso di bassa affluenza (ai minimi termini in entrambe le suppletive alla Camera), la Destra paghi molto di più della Sinistra: il risultato terribilmente basso di Simonetta Matone sembra più imputabile a quello, che a una debolezza della candidata stessa (che lo scorso anno, alle elezioni comunali, aveva ottenuto un egregio bottino di preferenze personali).
Entrambe queste tendenze discendono dalla debolezza della Destra sul piano del voto d’opinione. Se nei quartieri “alti” non si ottengono più molti voti perché è la Sinistra a farsi portavoce degli interessi di chi gode di preminenza socio-economica, la Destra potrebbe recuperare appunto facendo leva su valori morali e ideali. La bassa mobilitazione dell’elettorato di destra denuncia, parimenti, una bassa motivazione ideale.
Su tutto ciò pesa, ovviamente, un momento non felicissimo per il Centro-Destra, con divisioni anche profonde su scelte fondamentali – dall’appoggio al Governo Draghi fino alle misure repressive contro i “non conformisti” del regime anti-covid – e la linea poco chiara di alcune forze, che non si capisce bene quale collocazione politica vogliano assumere sul lungo periodo. In elezioni maggioritarie ha un peso anche la selezione della classe politica. Non bisogna, infine, dimenticare il fattore in genere più trascurato ma forse più importante di tutti: l’assenza di un coerente messaggio ideale, di una visione del mondo e d’una dottrina proposta ai cittadini. Non ci può essere voto d’opinione se la Destra non ha opinioni (men che meno visione) sui grandi problemi della nostra epoca.
Fondatore e Presidente del Centro Studi Machiavelli. Laureato in Scienze storiche (Università degli Studi di Milano) e Dottore di ricerca in Studi politici (Università Sapienza), è docente di "Storia e dottrina del jihadismo" presso l'Università Marconi e di "Geopolitica del Medio Oriente" presso l'Università Cusano, dove in passato ha insegnato anche in merito all'estremismo islamico.
Dal 2018 al 2019 è stato Consigliere speciale su immigrazione e terrorismo del Sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi; successivamente ha svolto il ruolo di capo della segreteria tecnica del Presidente della Delegazione parlamentare presso l'InCE (Iniziativa Centro-Europea).
Autore di vari libri, tra cui Immigrazione: le ragioni dei populisti, che è stato tradotto anche in ungherese.
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