di Daniele Scalea

Si inaugurava esattamente cinque anni fa, l’8 febbraio 2017, l’avventura del Centro Studi Machiavelli. Avveniva con un convegno dal titolo programmatico: Globalismo e sovranità. Opzioni politiche per l’Italia che verrà. L’intento era di riproporre in Italia le istanze sovraniste che l’anno precedente avevano trionfato negli USA e in Gran Bretagna. Gli ospiti erano volutamente rappresentativi di tre anime: la destra post-missina (Marcello Veneziani), il cattolicesimo conservatore (Ettore Gotti Tedeschi), la (ex) sinistra che trovava rifugio a destra per continuare a stare dalla parte dei ceti popolari (Alberto Bagnai). Nel pubblico non mancavano politici di spicco, tra cui Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti.

Cinque anni dopo molte cose sono cambiate, ma il Machiavelli è ancora qui e rimane fedele a sé stesso. Crediamo ancora in una Destra conservatrice, sovranista e populista – nell’accezione più positiva dei tre termini.
Crediamo che sia necessario conservare le nostre tradizioni, la memoria storica e le fondamenta sociali (come la famiglia) dalla minaccia di cancellazione cui sono soggette.
Crediamo si debba ristabilire la piena sovranità del popolo nella Repubblica e la massima sovranità nazionale per lo Stato.
Crediamo di dover difendere prima di tutto i ceti medi e bassi dallo strapotere di una élite transnazionale e cosmopolita che non fa certo i loro interessi.
Queste idee sono oggi meno in voga che cinque anni fa, ma noi non seguiamo le mode. Ci confrontiamo, com’è giusto e doveroso, con la realtà attuale e vi adattiamo strategia e consapevolezza. Ad esempio, è stata la nuova realtà pandemica a farci abbracciare la causa delle libertà individuali azzerate da uno Stato burocratico senza più freni. Ma non cesseremo di sostenere idee e linee guida, ancora valide per rispondere ai problemi di quest’epoca, solo perché gazzette e influencer hanno deliberato che siano passate di moda.

Questo per quanto riguarda le idee. Ma cosa abbiamo concretamente fatto in cinque anni per sostenerle?

  • abbiamo esplorato i grandi problemi del nostro tempo sensibilizzando la classe politica, tramite 51 convegni realizzati in presenza, il più delle volte presso sedi istituzionali per coinvolgere i parlamentari. (Nel soppesare la cifra, si consideri che negli ultimi due anni realizzare convegni in presenza è stato molto arduo, quando non espressamente vietato per legge).
  • abbiamo influenzato i decisori politici, per mezzo di 40 tra libri e report, impostati come policy paper (pensati cioè per chi deve formulare le politiche pubbliche) e distribuiti ai parlamentari della nostra area politica. In almeno un caso siamo riusciti a influire direttamente su una decisione governativa, convincendo ad abbandonare il proposito di aderire al Global compact sulle migrazioni (come è stato riconosciuto dai nostri avversari di Manifesto e HuffPost, o da fonti meno ostili come Formiche e Primato Nazionale).
  • abbiamo prodotto informazione di qualità e alternativa al mainstream, grazie agli oltre 800 articoli pubblicati nel nostro blog, firmati – tra gli altri – da penne come quelle di Eugenio Capozzi, Ginevra Cerrina Feroni, Nicola De Felice, Gianandrea Gaiani, Marco Gervasoni, Stefano Graziosi, Maria Giovanna Maglie, Corrado Ocone, Paolo Becchi.
  • abbiamo lanciato varie serie video in diretta, per un totale di 75 episodi finora: videoconferenze, approfondimenti, Ritratto delle cose del mondo (osservatorio geopolitico), Istorie toscane (notiziario regionale) e Machiavelli talks (in inglese).
  • abbiamo creato una rete internazionale, con collaborazioni con istituti e personalità d’area conservatrice di Paesi come USA, Ungheria, Polonia, Austria e Israele. Inoltre, per far conoscere la Destra italiana all’estero, abbiamo lanciato la versione inglese del nostro sito, dove viene integralmente tradotto tutto ciò di nuovo che pubblichiamo.

Ben poche di queste cose sarebbero state possibili senza il supporto che ci avete dato. Ben poche saranno possibili in futuro senza il supporto che ci darete. Per questo vi chiedo di pensare all’opportunità di fare adesso una donazione a beneficio del Machiavelli. Che è molto più di un Centro Studi. È un movimento (non partitico, ma di opinione, valori e azione) per una Destra conservatrice, sovranista e popolare.

Fondatore e Presidente del Centro Studi Machiavelli. Laureato in Scienze storiche (Università degli Studi di Milano) e Dottore di ricerca in Studi politici (Università Sapienza), è docente di "Storia e dottrina del jihadismo" presso l'Università Marconi e di "Geopolitica del Medio Oriente" presso l'Università Cusano, dove in passato ha insegnato anche in merito all'estremismo islamico.

Dal 2018 al 2019 è stato Consigliere speciale su immigrazione e terrorismo del Sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi; successivamente ha svolto il ruolo di capo della segreteria tecnica del Presidente della Delegazione parlamentare presso l'InCE (Iniziativa Centro-Europea).

Autore di vari libri, tra cui Immigrazione: le ragioni dei populisti, che è stato tradotto anche in ungherese.