di Nathan Greppi

Nell’epoca di Black Lives Matter, i poliziotti devono essere per forza dipinti come i cattivi in America. Chi non è d’accordo rischia la censura, come è successo a Mike Baron, veterano del fumetto americano. Baron ha raccontato, lo scorso gennaio, che una sua opera – in cui elogia le forze di polizia – è stata censurata prima dalle inserzioni pubblicitarie di “Facebook”, poi da “Reddit”, con l’accusa di istigare l’odio e il razzismo.

Chi è Mike Baron e cosa ha disegnato

Baron, 72 anni, ha realizzato nel corso della sua carriera numerose storie di supereroi, lavorando a personaggi di successo come Flash e Punisher. Il suo ultimo lavoro si chiama Thin Blue Line, ed è una storia poliziesca dove gli eroi sono due agenti che devono sopravvivere per una notte, in una città sconvolta da rivolte ispirate a quelle del 2020.

Interpellato da “Fox News“, Baron ha spiegato di aver voluto realizzare questo fumetto per rendere omaggio a tutti quei poliziotti che si impegnano nel loro lavoro, garantendo l’ordine e la sicurezza nelle città. Il conduttore che l’ha intervistato, Lawrence Jones, ha commentato così l’accaduto: “Vent’anni fa, una storia come questa non avrebbe fatto alzare le sopracciglia. Ma nell’ambiente iper-politicizzato di oggi, molte persone trovano discutibile appoggiare le forze di polizia”.

In un’intervista al sito “The Federalist“, l’autore spiegava cosa lo avesse spinto a realizzare Thin Blue Line: vedere nel 2020 tutti quegli atti di vandalismo a seguito dell’omicidio di Floyd che, con la scusa di combattere il razzismo, mettevano a soqquadro intere città; e, dall’altra parte, politici e attivisti che chiedevano di togliere i fondi alla polizia. Ha aggiunto che, secondo lui, “il fumetto moderno sembra essere stato completamente dominato da frivole politiche identitarie. Non sembra rivolgersi a nessuno al di fuori di una frangia ristretta. Penso che molte di queste persone scrivano fumetti solo per sé stessi, per sfogare ciò che sentono dentro. E hanno dimenticato come divertire gli altri”.

La censura di Reddit

Questa è la seconda volta che un lavoro di Baron viene rimosso da “Reddit”: in passato era già successo con un altro, che raccontava di un ciclista, che dopo essere finito in prigione, riscopre la fede in Dio. Interpellato da “Fox News”, un portavoce del portale di discussione ha dichiarato: “Non è stata Reddit a rimuovere il contenuto in questione. È stato rimosso da uno dei moderatori volontari di subreddit” – che in contesti specifici possono impostare le loro regole e metterle in atto a proprio piacimento.

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Baron ha dichiarato, in merito al moderatore che l’ha censurato: “Ho l’impressione che si tratti di un giovane che non è stato esposto a molti punti di vista diversi. Il sistema educativo di questi tempi ha preso una certa strada e non credo che ai ragazzi venga insegnato il pensiero critico”. Ha aggiunto che, secondo lui, ci sono certi ambienti, come quello sportivo o dell’intrattenimento, dove un tempo la politica non era centrale, ma le cose stanno cambiando, a causa di una “piccola minoranza di voci rumorose” che cerca di politicizzare tutto. “Era un luogo [Reddit] dove andavi per divertirti e rilassarti. Lo scopo di questi forum dovrebbe essere l’intrattenimento, e penso che oggi molti editori abbiano perso di vista questo fatto”.

I poliziotti possono essere solo cattivi

Oltre a questo, in passato ci sono stati anche altri casi di opere d’intrattenimento criticate perché i poliziotti erano i buoni. BlacKkKlansman, film del 2018 di Spike Lee su due agenti che negli anni ’70 si infiltrarono nel Ku Klux Klan, pur presentando un protagonista nero e denunciando il razzismo (al punto da fare parallelismi tra il Klan e i sostenitori di Donald Trump) venne criticato dal regista di estrema sinistra Boots Riley per aver presentato i poliziotti nei panni dei buoni.

Come disse il dirigente socialista Pietro Nenni: “Gareggiando a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura”.

Giornalista pubblicista, ha scritto per le testate MosaicoCultweek e Il Giornale Off. Laureato in Beni culturali (Università degli Studi di Milano) e laureato magistrale in Giornalismo, cultura editoriale e comunicazione multimediale (Università di Parma).