di Giulio Montanaro

L’allenamento psichico occulto

Perseveranza e dedizione a Yoga o Callistenia, negli anni, danno prova del primato della mente sul fisico. È sempre e solo la testa che decide i nostri limiti; l’allenamento psichico è il primo mezzo per darci conto delle nostre capacità psicofisiche. L’allenamento psichico occulto, essenziale per manifestare tale primato, è lo strumento tramite cui la suggestione crea convinzioni mentali e comportamenti fisici.

Che intendiamo per “allenamento psichico occulto”?

È il processo tramite cui il pensiero cerca la verità in se stesso. E dove il raggiungimento della verità si manifesta tramite la fusione del soggetto pensante con l’oggetto pensato.

La legge di reversibilità tra fenomeni fisici e morali

La posizione yoga Side Crow o quella callistenica Front Lever testimoniano come si manifestino i primi livelli della legge di reversibilità tra fenomeni fisici e morali, il frutto dell’allenamento d’autosuggestione. Più costanza e dedizione – di volontà, pensiero e azione – aumentano la consistenza ma anche la forza del nostro corpo e, cosi, quella della mente.

Processo che è reversibile – tramite l’astensione dalla pratica, causa la frequente adesione a usanze di massa anziché al lavoro individuale (fisico o intellettuale che sia). Allenarsi o leggere molto influenza le nostre capacità, tanto quanto l’astenersi dal farlo.

La suggestione psichica indotta

Inoltre, come possiamo indirizzarci autonomamente verso certe convinzioni e comportamenti, altrettanto possiamo essere indotti a farlo da fonti esterne. Tramite suggestione psichica indotta, atta a creare una realtà convenzionale di comodo a chi la induce, è possibile garantire la supremazia psichica a eventi in precedenza estranei alla nostra mente. Come avrebbe altrimenti potuto la stragrande maggioranza degli italiani, invocare, accettare o legittimare le restrizioni pandemiche?

Il fanatismo ingenerato dalla comunicazione ci fa vivere con trasporto e apprensione uno stato di costante illusione. E dimostra che tante delle sue rappresentazioni altro non sono che suggestioni.

Guardando oltre la pandemia, agli ultimi vent’anni, la lista dei casi in cui le masse sono cadute nella trappola della suggestione indotta è inquietante. Il masochismo del popolo italiano, manifestatosi nell’adesione all’Euro, si palesa tuttora nella sua incapacità di riconoscere i propri errori. E si riconferma nella sua adesione liberticida alla campagna del Green Pass, oltre che nella fiducia cieca nell’opera del semi-dio Draghi.

Il monodeismo indiano

Dove ha fonte quest’onda, che ha travolto logica, amor proprio e buon senso, e che nemmeno storia e scienza, riescono ad arginare o a ricondurre in un canale degno del termine “realtà”?

Il sapere indiano ha sempre una risposta a tutto, direbbe il Dr. Raj Vedam, secondo cui non vi sarebbe disciplina contemporanea che non abbia radici nell’India antica. Inopinabile è che, analizzando l’antica dottrina del monoideismo indiano, sia dura non riscontrare affinità tra essa e le dinamiche della comunicazione di massa contemporanea.

Per gli Indiani non vi è nulla di reale al di fuori dal pensiero. La volontà, la realtà – nulla è più che una rappresentazione isolata da altre potenzialmente divergenti. E la sua potenza di realizzarsi è direttamente proporzionale alla sua capacità d’isolare rappresentazioni contrarie.

Sono due i modi per isolare una rappresentazione.

Il primo è la ripetizione, il rinforzare costantemente la rappresentazione mentale di un evento. Fino a che s’impone in maniera totalizzante nella mente dell’individuo relegando qualsiasi altra rappresentazione in secondo piano. Poi viene la concentrazione, un lavoro psichico atto a eliminare rappresentazioni concorrenti a quella che si vuole imprimere nello spirito della persona. Quando ciò non succede per autosuggestione, quando cioè è indotta, avviene tramite pubblicità e propaganda. Il fine è sempre lo stesso: creare una volontà forte, che pratichi inconsciamente e naturalmente la rappresentazione occultamente indotta.

Il monoideismo come forma di soggettivazione del potere

Chi ha letto Michel Foucault riconoscerà un parallelo tra quanto sopra e l’idea di potere pastorale, totalizzante e individualizzante, di cui parlava. Il monoideismo, nella contemporaneità come ai tempi di Platone o dell’ascesa della Cristianità, è centrale in ogni processo di soggettivazione della plebe costantemente muta, come diceva l’autore francese.

Il potere contemporaneo continua a manifestarsi tramite sistemi di valori che hanno come unico fine d’essere introiettati dalla plebe, a furia di ripetizione e concentrazione da parte del sistema – fino a che la plebe non li renda suoi, aderendovi senza consapevolezza, permettendo quindi al sistema di progredire costantemente affermando la sua verità.

Ideali quali fede, patria, gloria, libertà, uguaglianza, comunità, identità, salute, sono stati (e tuttora sono) oggetto di stupro propagandistico, a fine di soggettivazione, tramite tecniche che continuano ad avvalersi del monoideismo, in combinazione alla psicologia pavloviana e alla tecnologia.

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Psicologia pavloviana e Gleichschaltung nazista

Analizzando la Gleichschaltung nazista e il modello dello scienziato russo e premio Nobel Ivan Pavlov, si ha ulteriore testimonianza della centralità del monoideismo nel condizionare le masse.

Facciamo chiarezza. La Gleichschaltung era strategia di coordinamento, sincronizzazione, allineamento di Stato e Società al fine nazista. Un processo che mirava al controllo totale sull’individuo. Da esercitarsi coordinando ogni istituzione. Dai media agli apparati sociali alla psiche individuale. Un fenomeno che è stato dissezionato – offrendo prova degli effetti del trittico monoideismo, psicologia pavloviana e Gleichschaltung – dallo psichiatra olandese Joost Meerloo.

Conoscendo il concetto di riflesso condizionato elaborato da Pavlov studiando la salivazione canina, Meerloo sapeva che l’uomo, quale animale con la più spiccata capacità d’apprendimento, sia anche l’animale più facilmente e profondamente condizionabile.

Nel libro The Rape of the Mind, l’autore dà conto delle tecniche di tortura psico-fisica usate dai nazisti in Olanda durante l’occupazione, dimostrando, nei dettagli, come funzioni il condizionamento mentale delle masse. Meerlo testimonia come solo le persone dotate di una fortissima volontà (ego dice giustamente l’autore) resistettero alla sua influenza e alle sue torture. Ciononostante, alcuni tra i torturati arrivarono al punto di morire in ragione dell’onta subita, dello choc generato da tali esperienze. Morte morale generata dalla vergogna per aver accettato di subire certi trattamenti e che portò i soggetti a morire effettivamente, fisicamente, clinicamente.

Persone dotate quindi di grandissime doti di autosuggestione psichica. Lo stesso tipo di persone che abbiamo visto opporsi prima, e resistere poi, alle restrizioni pandemiche, e che cercano in questi giorni di stimolare una riflessione storica sulla situazione in Ucraina.

Smart Power e Pensiero Unico

Ora, la suggestione mono-idea si annida nella rete dei dispositivi tecnologici e opera tramite il concetto di Smart Power descritto da Joseph Nye.

Lo Smart Power è una sintesi di pratiche di Hard Power, basate su violenza e coercizione fisica, e di Soft Power, dove la manipolazione della psiche collettiva diviene essenziale ai fini del raggiungimento degli obiettivi. Come dice Nye, nell’era dell’informazione il leader non si trova più in cima alla montagna, bensì al centro delle reti d’informazione, rappresentate da mainstream e fact checkers, e da li dev’essere capace d’attrarre l’attenzione, d’ottenere il suo risultato tramite manipolazione e seduzione, piuttosto che con violenza e coercizione. È da lì che promana il controllo, che il monoideismo smart emette i suoi diktat, per generare riflessi pavloviani che permettano alla Gleichschaltung di continuare ad assicurare stabilità al potere.

Il Pensiero Unico prolifera grazie allo smart power ed è figlio di quel monoideismo contemporaneo conosciuto come politicamente corretto e nipote dell’anti-fascismo progressista. Quello di cui facciamo esperienza da oltre due anni, più che anti-fascismo progressista/salutista, appare l’apice del monoideismo super fascista della Sinistra neo-autoritaria (Dinesh D’Souza)

Verso il monodeismo biometrico

Che porta in serbo il futuro? Il prossimo passo del potere sarà rimpiazzare il monoideismo tradizionale occultamente indotto con il monoideismo biometrico tecnologicamente indotto.

Il filantropo Bill Gates, poco prima d’abdicare formalmente da “Microsoft”, ha depositato il brevetto di un sistema di mining di valute digitali, collegato all’energia del corpo umano. Sistema che si alimenterà tramite l’energia creata da cuore e cervello. Che sorveglierà il rispetto degli standard biometrici imposti dal sistema stesso. Che potrà interferire con la sfera psichica; e molto, molto altro.

Il Centro Machiavelli pubblicherà prossimamente un mio Dossier con maggiori informazioni al riguardo del brevetto “Microsoft”, e altre sempre inerenti l’influenza tecnologica sul futuro. A esso rimandiamo il lettore per ulteriori informazioni.

Nato a Padova nel 1980, appassionato di lingue, storia e filosofia. Scrive fin da giovanissimo e dal ‘99 collabora con organi di stampa. Ha lavorato nel settore della musica elettronica, distinguendosi come talent scout e agente di alcuni degli artisti più importanti degli ultimi 15 anni. Ha fatto esperienze nella moda e nel tessile e vissuto in nove città differenti. Attualmente vive in Tunisia.