di Delano Squires

(Traduzione da: Heritage Foundation)

La maggioranza dei partiti politici ci metterebbe la firma per avere il “problema” che i Democratici hanno con gli uomini neri: secondo gli exit poll della CNN, il 79% di loro votò per Joe Biden alle elezioni del 2020; solo le donne nere furono ancor più favorevoli al candidato democratico. Ma quando un partito presume di avere diritto a ogni voto all’interno di una certa categoria demografica, tratterà anche il più piccolo segno di defezione come un’emergenza, ed è quello a cui si assiste nei circoli democratici quando si tratta di uomini neri che passano alla Destra.

Biden stesso lo ha affermato, quando disse a un popolare conduttore radiofonico nero, durante la sua campagna presidenziale per il 2020: “Se hai problemi a capire se sei per me o per Trump, allora non sei nero”. Alcuni dei suoi sostenitori si sono spinti oltre: un professore ha affermato che gli uomini neri votavano per Trump perché volevano avvicinarsi alle strutture di potere patriarcale, mentre una candidata al Congresso della Florida ha detto che un uomo nero su cinque aveva votato per il Presidente Trump perché “odia le donne nere”.

La più recente edizione di questo dramma si sta svolgendo in Georgia, dove la Sinistra teme che molti uomini di colore non voteranno per Stacey Abrams. Hanno ragione a preoccuparsi.

Questo “problema” dei Democratici con i neri maschi fu osservato più di mezzo secolo fa da Daniel Patrick Moynihan, allora Assistente Segretario del Lavoro sotto il Presidente Lyndon Johnson. Nel suo rapporto del 1965, formalmente noto come La famiglia negra: Il motivo per un’azione nazionale, Moynihan prevedeva che l’uguaglianza nell’era post-diritti civili sarebbe stata impossibile per i neri d’America a causa di due fattori: il razzismo che sarebbe durato almeno una generazione dopo il Civil Rights Act del 1964 e la struttura delle famiglie nere.

Moynihan com’è noto dedicò gran parte del suo rapporto al problema dei bambini cresciuti senza una struttura familiare stabile. Quando il rapporto Moynihan fu pubblicato, il 25% dei bambini neri nasceva fuori dal matrimonio; un dato che all’epoca sembrava catastrofico. Ma a metà degli anni ’80 la percentuale era raddoppiata e dalla metà degli anni ’90 si aggira intorno al 70%. Nel 2019, quasi due terzi (64%) dei bambini neri vivevano in famiglie monoparentali.

Ma un altro rilievo altrettanto importante del rapporto era che in molte famiglie nere i ruoli di uomini e donne erano invertiti. Moynihan sosteneva che la comunità nera fosse bloccata in una struttura matriarcale che imponeva un “fardello devastante” agli uomini neri, privandoli al tempo stesso dell’autorità necessaria per comandare.

Questa si è rivelata un’intuizione cruciale, anche se, come il resto del rapporto, è stata ignorata. La caratterizzazione che Moynihan fece delle dinamiche familiari dei neri, quella di un “groviglio di patologia”, portò i liberali – allora come oggi – a liquidare l’intero rapporto come un tentativo razzista di incolpare i neri della loro condizione sociale.

La verità è più complessa: molti uomini neri, allora come oggi, fanno un lavoro ammirevole nel provvedere e proteggere le loro famiglie, ma ci sono anche interi quartieri in alcune città dove è raro trovare un bambino nero che viva in una casa con entrambi i genitori biologici sposati.

Per lo più, le donne di queste comunità sono sposate con il governo, a livello federale e statale, che svolge il ruolo di marito e padre. Funzionari eletti e burocrati non eletti, in ogni caso di appartenenza democratica, promettono e forniscono cibo, alloggio, assistenza sanitaria e servizi per l’infanzia a milioni di donne nere a basso reddito e ai loro figli.

Ma se ciò nacque come soluzione a certi problemi interni a queste comunità, ha avuto l’effetto involontario di esacerbarli. Il sovvertimento della responsabilità e dell’autorità maschili all’interno della casa, praticato dal Partito Democratico, ha reso quest’ultimo sempre più antagonista nei confronti degli uomini e della struttura familiare tradizionale. Il Presidente Obama era regolarmente criticato dalla sua base liberal nera ogni volta che promuoveva il matrimonio e la paternità nei discorsi al pubblico afro-americano. Da allora, questi critici progressisti sono diventati la voce ufficiale del partito: nel programma del Partito Democratico per il 2020 non vi era un solo riferimento all’importanza del matrimonio e della famiglia nucleare.

LEGGI ANCHE
Gasdotto EastMed: tutti i pro e i contro

Il distacco della Sinistra dalla genitorialità e dal matrimonio non è limitato ai funzionari eletti. La maggior parte delle persone associa Black Lives Matter alla riforma della giustizia penale, eppure nessuno dei suoi 13 princìpi fondanti menziona la brutalità della polizia. I co-fondatori erano però chiari sul loro desiderio di “porre fine” alla famiglia nucleare.

Anche i media si sono uniti agli attivisti e al Partito Democratico su questo fronte. Diversi anni fa, una tavola rotonda della MSNBC ospitava tre professori neri che liquidavano i sostenitori di matrimonio e paternità responsabile come credenti nel “mito del magico padre nero”, mentre l’allenatore della Hall of Fame della NFL Tony Dungy è stato aspramente criticato per essere apparso con il governatore della Florida Ron DeSantis, in aprile, per promuovere un’iniziativa sulla paternità responsabile.

I Democratici e i media che li sostengono non sono completamente misandri; gli uomini neri che si identificano come parte della comunità LGBT sono graditi alleati nella guerra condotta dal Partito contro la mascolinità tradizionale. Ma gli uomini neri eterosessuali, a cui viene data voce, devono dimostrare fedeltà al matriarcato e alle politiche di genere radicali.

Così, il sindaco di New York Eric Adams ha dichiarato che le drag queen sono parte integrante dell’educazione scolastica. Il candidato al Senato della Louisiana Gary Chambers ha detto ai giovani neri di una HBCU (università storicamente afro-americana) che dovrebbero sostenere l’aborto su richiesta. Come le sue controparti femminili, costui promuove la distruzione della vita nera nel grembo materno con molta più passione del matrimonio e della formazione di una famiglia stabile.

Alla luce di tutto ciò, può sorprendere che solo il 20% degli uomini neri sia passato col Partito Repubblicano; il che si spiega solo con la pretesa dei Democratici di essere l’unico partito praticabile in materia razziale. La Sinistra si vende come il guardiano contro la minaccia onnipresente di Jim Crow (e dei suoi discendenti – James Crow, Esq., Jim Eagle e Jimmy Crow) [discriminazione razziale, NdT]. La cinica manipolazione della sanguinosa storia razziale dell’America per acquistare lealtà politica – fenomeno che io chiamo “sindrome di Selma” [città dell’Alabama centrale per il movimento anti-segregazione razziale, NdT] – è una delle forze più potenti che tengono inchiodati gli elettori neri in questo momento. Ma la sospetta cattiva gestione finanziaria di Black Lives Matter ha aiutato molti neri a rendersi conto che i nostri morti sono utilizzati come combustibile per il perseguimento del potere politico e del guadagno finanziario da parte della Sinistra.

I democratici sentono scivolare la presa. Le persone che usano le loro piattaforme per criticare la mascolinità non possono affermare di preoccuparsi anche degli uomini. Il rapporto Moynihan includeva una citazione di Dorothy Height, ex presidente del Consiglio Nazionale delle Donne Negre; citazione valida ancora oggi:

Se la donna [nera] ha una grande preoccupazione di fondo, è la condizione dell’uomo [nero], la sua posizione nella comunità e il suo bisogno di sentirsi una persona importante, libera e in grado di dare il proprio contributo all’intera società, così da rafforzare la propria casa.

Height aveva capito qualcosa che i liberal di oggi non capiscono: gli uomini disaffezionati e alienati – di qualsiasi colore – non aiutano a costruire case o comunità forti.

Una conduttrice della MSNBC di recente ha ammonito gli uomini neri riluttanti a sostenere Stacey Abrams ad “allinearsi” dietro le donne nere che invece lo fanno. Tale è stata la prospettiva della Sinistra per decenni: le donne nere guidano, gli uomini neri seguono. Ma in questo mondo, dove le donne nere si mettono il mantello per “salvare la democrazia”, gli uomini neri sono relegati a damigelle in pericolo.

Non c’è da stupirsi che stiamo disertando. Molti di noi vogliono costruire e guidare una famiglia propria, non essere accuditi da donne che non ci hanno messo al mondo.

Ricercatore presso il Richard and Helen DeVos Center for Life, Religion, and Family di Heritage Foundation (USA). Laureato in Ingegneria informatica (Università di Pittsburgh) e Politiche pubbliche (George Washington University).