Nel Dossier n. 39 Lorenzo Bernasconi discute di come il wokeismo abbia decostruito il legame tra cultura e identità, e come possa essere sconfitto tramite un pensiero forte basato sul primato della razionalità.

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SOMMARIO ESECUTIVO

Bernasconi woke

La copertina del dossier

    • La civiltà occidentale ha sempre considerato inscindibile il binomio cultura-identità, fino all’avvento del “wokeismo” che pretende di “decostruire” le nostre radici culturali.
    • Molte attività culturali hanno una funzione identitaria, nel senso che riaffermano ciclicamente l’appartenenza a una comunità.
    • Il tentativo woke di trascendere l’esclusività della cultura occidentale è sfociato in un ritorno in auge, al posto dell’identità nazionale, di identità particolari (e pericolosamente inclini a generare conflitti interni) che lo Stato nazione era riuscito a superare, come quella etnica.
    • La decostruzione delle identità individuali ha portato il wokeismo a ridefinire quella di genere come pura autocostruzione del soggetto psichico. In realtà, l’identità poggia su sostrati materiali indipendenti dalla volontà del soggetto: il suo patrimonio genetico e il contesto sociale.
    • Il wokeismo, rivendicando una falsa neutralità etico-epistemica, si arroga il diritto di definire il perimetro delle idee lecite. Non è una proposta culturale alternativa, ma l’unica ammissibile.
    • Presupposto del wokeismo è il pensiero debole: perdendo fiducia nella capacità razionale di comprendere la realtà, si finisce per percepire come unica realtà la propria dimensione psichica. Bisogna dunque, in continuità con la tradizione occidentale, rivendicare il primato del pensiero razionale sull’emotività.
    • Il pensiero conservatore deve uscire dalle riserve indiane e calarsi nel dibattito pubblico.

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Dossier 39 - Sconfiggere il wokeismo col pensiero forte

Ricercatore del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli, ha lavorato come consulente presso Parlamento Europeo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei Deputati e Ministero dello Sviluppo Economico. Laureato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano.