Nel Dossier n. 44, realizzato con il contributo della Augustus Foundation, Emanuel Pietrobon spiega come i progressi dell’IA permetteranno il perfezionamento di chatbot e deepfake, ma anche la militarizzazione degli assistenti virtuali intelligenti.
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SOMMARIO ESECUTIVO
- L’intelligenza artificiale è destinata a trasfigurare profondamente quotidianità, relazioni sociali, mondo del lavoro e guerre. L’impatto dell’intelligenza artificiale sulle guerre riguarderà sia la tecnologia militare impiegata nei conflitti convenzionali sia l’arsenale delle guerre ibride.
- Il perfezionamento di strumenti attualmente in fase embrionale, come deepfake e chatbot, aumenterà in maniera eccezionale la carica destabilizzativa di guerre informative e cognitive, mettendo a rischio la lucidità mentale di singoli e collettività, la stabilità sociale e i processi elettorali nei Paesi con meno difese.
- I deepfake sono creazioni audio, foto e video realizzate con l’intelligenza artificiale che si distinguono per l’elevata accuratezza. Sono dei potenti vettori di disinformazione già oggi e un domani il progresso tecnologico potrebbe renderli a prova di fact-checking.
- Gli assistenti virtuali intelligenti potrebbero diventare delle armi in grado di eseguire sabotaggi, operazioni cognitive e sorveglianza ai danni degli utilizzatori. Nel prossimo futuro aumenterà la commercializzazione di programmi, apparentemente innocui, progettati per veicolare narrazioni, propagare disinformazione e aggredire la mente dell’utenza.
- Il metaverso è una realtà che richiede una visione a lungo termine che sia in grado di coniugare profitto e sicurezza nazionale, perché sarà il teatro venturo di spionaggio, operazioni cognitive e campagne di radicalizzazione.
- Il piano nazionale di prevenzione e contrasto delle nuove minacce provenienti dall’intelligenza artificiale dovrebbe prevedere investimenti nella formazione di nuove figure professionali, legislazioni ad hoc contro la disinformazione avanzata e le operazioni cognitive, nonché un dibattito politico sulla necessità di creare un metaverso italiano.
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Dossier 44 - Il ruolo dell'IA nelle guerre ibrideAnalista geopolitico, consulente di politica estera e scrittore. Laureato in Area and global studies for international cooperation (Università di Torino), si è formato tra Italia, Polonia, Portogallo e Russia. Specializzato in guerra ibride, questioni latinoamericane e spazio post-sovietico.
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