di Enrico Petrucci

L’M-346 di Leonardo è un addestratore da caccia che rappresenta una delle eccellenze dell’industria della difesa italiana. In servizio con l’Aeronautica Militare italiana dal 2015 è in uso anche dalle aviazioni di Israele, Grecia, Singapore, Polonia, Qatar, Turkmenistan. Ad aprile è stato confermato un contratto con la Nigeria, allargando ulteriormente il bacino di utilizzatori. Mentre sulla Rai è co-protagonista della docuserie Piloti caccia che racconta la realtà quotidiana dell’International Flight Training School di Decimomannu, joint venture tra l’Aeronautica e Leonardo.

Ma non c’è solo il debutto televisivo tra le sfide e le opportunità che vedono protagonista l’addestratore di fabbricazione italiana: dalla Spagna che entro il 2028 deve rimpiazzare i suoi Northrop F-5M, e la US Navy, la marina degli Stati Uniti, alla ricerca di un nuovo addestratore.

Il caso spagnolo è particolarmente significativo nel quadro della difesa comune europea. Originariamente il programma prevedeva la sostituzione degli F-5M e dei locali CASA C-101 Aviojet, ancora in uso anche alla pattuglia acrobatica nazionale, con un nuovo progetto europeo: l’Airbus Future Jet Trainer, AFJT. Programma inizialmente destinato all’aeronautica spagnola con gli altri due membri del consorzio, Francia e Germania, come possibili osservatori. Ma alla fine l’AFJT non ha lasciato il tavolo da disegno, costringendo la Spagna a un ultimo aggiornamento degli F-5M con il supporto israeliano per tenerli in servizio fino al 2028. Anno in cui dovrebbe essere rimpiazzato da un nuovo velivolo e le opzioni sul tavolo sono al momento tre: l’M-346 di Leonardo, il sudocoreano KAI T-50 e lo svedese-statunitense Boeing-Saab T-7 Red Hawk.

Viste le tempistiche ristrette le opzioni sembrerebbero restringersi ai primi due, visto che il T-7 Red Hawk realizzato per la US Air Force deve ancora entrare in servizio. I primi modelli di serie dovrebbero uscire dalle linee della Boeing a 2024 inoltrato, con l’entrata in servizio posticipata al 2028. Nonostante i ritardi del programma, Boeing e Saab sono già attive sul piano delle possibili esportazioni future, con interesse per il Red Hawk da parte di Australia e Giappone.

La scelta spagnola sarebbe quindi tra M-346 e T-50, replicando per certi versi la sfida del 2022 per un nuovo aereo d’attacco per l’aeronautica polacca dove si erano confrontati l’FA-50, variante da caccia del T-50, e la variante multiruolo del M-346. Nonostante l’aviazione polacca avesse già in linea gli M-346 come addestratori la vittoria era andata al velivolo sudcoreano.

Sulla decisione polacca è da precisare che quella con la Corea del Sud fosse una maxi-fornitura integrata che prevedeva semoventi, carri armati e sistemi missilistici. Sia che nonostante il T-50 e l’M-346 siano addestratori, l’FA-50 è più vicino al caccia F-16 come categoria di velivolo: pur essendo un monomotore l’FA-50 è un velivolo supersonico e dotato di un cannone integrato.

Infine l’allora ministro della difesa polacco aveva giustificato la diversificazione con un fornitore fuori dal perimetro dell’industria della difesa europea dell’allora nelle rapide tempistiche della fornitura. Cosa che al momento ha pagato fino a un certo punto: i primi 12 FA-50 sono stati sì consegnati alla Polonia entro il 2023 ma sono rimasti a terra per tre mesi mancando alcune certificazioni. Pare anche il contratto originale per le fornitura non prevedesse un simulatore di volo!

L’interesse spagnolo

Anche per la Spagna in passato si era parlato dei KAI T-50, visto l’interesse tra il 2018 e 2019 della Corea del Sud per acquisire dei velivoli da trasporto strategico Airbus A400M Atlas tra quelli in ordine per la Spagna, cedendo in permuta proprio dei T-50. Un’ipotesi che dovrebbe essere definitivamente tramontata visto che a dicembre 2023 l’aviazione della Corea del Sud ha confermato l’ordine di tre velivoli da trasporto Embraer C-390 Millennium, preferendolo all’A400M.

Insomma nella sfida per il nuovo addestratore dell’Ejército del Aire, T-50 e M-346 dovrebbero partire alla pari, anche perché uno dei plus del velivolo di Leonardo passa per il momento in secondo piano nel caso dell’aereonautica spagnola.

L’Ejército del Aire non fa parte del programma F-35, anche se periodicamente si riaffacciano indiscrezioni in tal senso come quella riportata da Jane nei mesi scorsi. E uno dei punti di forza dell’M-346, rimarcato anche nel concorso per il nuovo addestratore della US Navy, è proprio l’addestramento dei piloti in ottica F-35. L’M-346 è un pacchetto completo, non un semplice aereo biposto da addestramento come ribadito a Breaking Defense da Thomas Webster, vice-presidente di Global Sales and Strategy di Textron Aviation Defense, il partner di Leonardo nel concorso per il nuovo addestratore della US Navy:

“Non si tratta solo dell’aereo, ma di un sistema di addestramento e simulazione: un sistema d’addestramento completo. È un modo di insegnare che è già stato convalidato per i Paesi che oggi volano con l’F-35. La forza che pensiamo di avere è che passeranno a iniziare a formare studenti molto più rapidamente di qualsiasi altro concorrente”.

Elemento testimoniato da quel polo di eccellenza che è proprio la già citata International Flight Training School di Decimomannu protagonista della docu-serie Rai dove si perfezionano anche piloti di aeronautiche che non hanno in dotazione gli M-346: come Canada, Giappone, Arabia Saudita, Germania e Austria. Il vantaggio in ottica F-35 sicuramente un plus nella commessa per la US Navy, ma forse al momento non così rilevante nell’ottica degli spagnoli.

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Arrivano i turchi

Nella sfida spagnola c’è pure chi ipotizza un altro concorrente: l’addestratore turco TAI Hürjet, che però è ancora in fase di sviluppo, avendo effettuato il primo volo nel 2023. Un’ipotesi basata sui buoni uffici tra Spagna e Turchia in ambito navale: la spagnola Navantia ha realizzato con la turca Sedef la portaelicotteri d’assalto anfibio TCG Anadolu (L-400), derivata dalla portaerei STOVL spagnola Juan Carlos I. Un’intesa che però sembra essere arrivata a una brusca rottura dopo che per la nuova unità della marina turca, la portaelicotteri/portadroni (e forse portaerei) TCG Trakya, Erdogan ha deciso di procedere con le sole industrie nazionali come ricorda l’Huffington Post spagnolo.

Certamente la sfida del prossimo addestratore spagnolo sarà determinante per vedere se la difesa europea procederà in un’ottica di standardizzazione dando il giusto peso ai campioni dell’industria dei paesi UE, o si deciderà di procedere in ordine sparso.

Da un punto di vista di prestigio per l’M-346 la sfida per l’addestratore US Navy è sicuramente quella più rilevante. La US Navy deve pensionare i suoi McDonnell Douglas T-45 Goshawk. velivolo imbarcato derivato dal britannico BAE Systems Hawk. In servizio dal 1991 che negli ultimi anni è andato incontro a significativi fermi tecnici della flotta per alcuni giorni a causa di problemi di ipossia a bordo nel 2017, problemi alle pale del compressore nel 2022 e ancora noie al motore nel 2024.

La sfida per il nuovo addestratore della marina statunitense dovrebbe replicare la short list del T-X Program per l’addestratore della US Air Force che nel settembre 2018 aveva visto prevalere il futuro Boeing-Saab T-7 Red Hawk sull’M-346 e sul T-50.

Nel caso del programma dell’addestratore della marina statunitense Leonardo si presenta con Textron come partner. Textron, conglomerato della difesa che controlla tra i tanti Bell, Cessna e Beechcraft, vanta oltre settant’anni di esperienza con la marina statunitense fornendo anche altri velivoli d’addestramento per i piloti della marina. Ai tempi del T-X Program dell’Air Force Leonardo e Textron si erano presentati come rivali, con Textron che aveva proposto una variante da addestramento del suo Textron AirLand Skorpion, che non venne poi finalizzata.

La RFI, Request for Information, della US Navy per il programma Undergraduate Jet Training System per il nuovo addestratore è stata emessa lo scorso agosto 2023 e definisce delle richieste di massima per il nuovo velivolo. Al momento hanno risposto Leonardo-Textron, Boeing-Saab e Lockheed-Martin-KAI. Requisiti più precisi per il programma saranno definiti una volta consolidata questa fase preliminare. L’appalto della US Navy dovrebbe essere assegnato per l’anno fiscale 2026, perciò a partire dall’ottobre 2025.

Se per le economie di scala del Pentagono il T-7 Red Hawk sembrerebbe il privilegiato. Visti i ritardi che riguardano anche il software dell’aereo, la US Navy potrebbe optare per le altre soluzioni. E se T-50 e M-346 sono sostanzialmente coevi (primo volo nel 2002 per il T-50, nel 2004 per l’M-346) il punto di forza dell’M-346 è proprio l’essere stato sviluppato per diventare un addestratore per i velivoli di 5a generazione considerando anche l’ambiente di simulazione. Mentre il T-50 era stato concepito inizialmente in un’ottica più tradizionale di addestramento.

Da ricordare anche come Leonardo abbia saputo imporsi in un mercato difficile come quello statunitense: i C-27J Spartan sono stati lungamente schierati e apprezzati in Afghanistan dalla US Air Force, nonostante venissero poi riassegnati all’US Coast Guard per i tagli al bilancio. Più di recente gli elicotteri AW139, prodotti dalla Boeing come MH-139A Grey Wolf, sono stati scelti un compito critico come la difesa dei siti dei missili balistici intercontinentali.

Pure è bene ricordare come la Corea del Sud, fuori dai perimetri di concorrenza e aiuti di Stato con cui debbono convivere le industrie della difesa europea, si approccia in maniera estremamente proattiva nei confronti delle proprie aziende del settore. Non riguarda direttamente il futuro dell’T-50 come addestratore, ma è del 2 maggio la notizia che il Ministero dell’Industria sudcoreano inietterà 29 miliardi di won, circa 20 milioni di euro, per realizzare una variante monoposto dell’FA-50. Lo Stato coprirà quasi il 60 % dello sviluppo di questa nuova variante destinata a rendere ancora più appetibile il caccia sudcoreano sul mercato internazionale.

Approccio completamente diverso da quello europeo (basti ricordare la vicenda del 2011 degli “aiuti di stato” all’AW609). La spesa per la difesa non sono solo le acquisizioni di nuovi sistemi d’arma, ma anche gli investimenti nello sviluppo, vedremo se la nuova Commissione europea andrà in quella direzione.

Saggista e divulgatore, tra le sue pubblicazioni Alessandro Blasetti. Il padre dimenticato del cinema italiano(Idrovolante, 2023). E con Emanuele Mastrangelo Wikipedia. L’Enciclopedia libera e l’egemonia dell’in­formazione (Bietti, 2013) e Iconoclastia. La pazzia contagiosa della cancel culture che sta distruggendo la nostra storia(Eclettica, 2020).