L’industria mineraria in Europa: nel Dossier n. 51 Susanna Lukacs spiega come l’Unione Europea, per sottrarsi alla dipendenza dalla Cina, abbia varato una nuova legislazione sui minerali strategici. Essa riduce gli ostacoli burocratici in una fase in cui si stanno scoprendo vari giacimenti in Europa.

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SOMMARIO ESECUTIVO

  • L’Europa deve reinventarsi e concentrarsi sulla crescita economica. Al momento la dipendenza dalla Cina e la guerra russo-ucraina stanno indebolendo l’economia dell’UE.
  • La predominanza della Cina nella produzione di batterie e di minerali di terre rare è dannosa per l’Europa.
  • I governi europei si stanno orientando verso il rilancio del settore minerario, in fase di stagnazione da diversi decenni.
  • La legislazione dell’Unione Europea sui minerali critici snellirà le approvazioni delle miniere in tutto il blocco, riducendo i tempi di revisione delle autorizzazioni ambientali a un massimo di due anni.
  • Il regolamento prevede di diversificare le importazioni dell’Unione di materie prime strategiche, garantendo che entro il 2030 il consumo annuale dell’Unione di ciascuna materia prima possa dipendere dalle importazioni da più Paesi terzi.
  • In tutta Europa si stanno scoprendo nuove fonti di materie prime critiche. La riduzione della burocrazia grazie alla legge CRM potrebbe cambiare in meglio il settore.

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Dossier 51 - Europe's mining renaissance

susanna lukacs
International Fellow a Tholos Foundation

Ricercatrice con base a Washington D.C.. International Fellow di Tholos Foundation, dove si occupa di commercio internazionale e proprietà industriale.