Due giorni d’ordinaria follia (e delinquenza) nella Milano allo sbando
Milano è ormai allo sbando e sono i fatti a parlare: tra giovedì 11 e venerdì 12 agosto ben cinque aggressioni con finalità di rapina e una scongiurata strage sulla A1.
Milano è ormai allo sbando e sono i fatti a parlare: tra giovedì 11 e venerdì 12 agosto ben cinque aggressioni con finalità di rapina e una scongiurata strage sulla A1.
I fatti di Peschiera del Garda sono solo l’ultimo episodio di un fenomeno che sta crescendo in maniera esponenziale nel nostro Paese: quello della criminalità che vede coinvolti anche i giovanissimi, spesso d’origine straniera, protagonisti sempre più spesso di maxi risse, aggressioni e atti vandalici.
Decine di migliaia di files ottenuti da un hacker che li ha prelevati dai sistemi informatici della polizia dello Xinjiang, ribattezzati “Xinjiang files”. In essi vengono mostrate immagini dell’interno.
Il Machiavelli ha appena pubblicato un dossier dove si esaminano le violenze di Capodanno e una sfilza di aggressioni e rapine avvenute tra metà gennaio e i primi di febbraio, ma il bollettino a Milano è nel frattempo peggiorato.
Nel Dossier n. 36 Giovanni Giacalone parte dai fatti di cronaca avvenuti a Milano nella notte di Capodanno per descrivere il diffondersi in Italia di un inquietante fenomeno importato dal Nordafrica.
La situazione tra Cina e Taiwan resta certamente tesa nonostante il contesto sia ben differente da quello ucraino. Entrambi i Paesi asiatici sono ben attenti ai potenziali sviluppi in Europa. Intanto la guerra mediatico-propagandistica è già in atto e c’è da sperare che non si vada oltre quella.
La morte del leader dell’Isis, Abu Ibrahim al-Qurashi, avvenuta lo scorso febbraio nella zona di Idlib, apre una serie di interrogativi sul futuro dell’Isis e più in generale sull’attività jihadista e sui suoi sostenitori.
Nuovi documenti, recentissimamente pubblicati dal "Riformista", sull’attentato del 9 ottobre 1982 alla Grande Sinagoga di Roma, stanno creando serio imbarazzo istituzionale.
Giovanni Giacalone, Ricercatore del Centro Studi Machiavelli, è stato intervistato da "La Verità" a proposito dell'attivismo cinese nell'insegnamento in Italia. Giacalone ha illustrato come la Cina comunista stia utilizzando l'insegnamento della lingua e della cultura cinesi come veicolo di propaganda.