Polonia e Ungheria hanno bloccato col loro veto il nuovo bilancio Ue e il Recovery Fund, perché contrarie alla clausola che condiziona i fondi al “rispetto dello Stato di diritto”. Anche la Slovenia ha solidarizzato con la posizione di Budapest e Varsavia.
Si tratta del colpo di coda di “governi autoritari”, come descrivono i media mainstream, o la realtà è un’altra?
Cerchiamo di capirlo assieme a Laris Gaiser (docente sloveno esperto di geoeconomia e relazioni internazionali), Dalma Janosi (giornalista ungherese), Marco Maggioni (deputato Lega) e Daniele Scalea (presidente del Centro Studi Machiavelli).