L’immigrazione è tornata a essere un tema pressante sui tavoli europei – ma non certo grazie ai rappresentanti italiani Di Maio e Lamorgese. A imporla nell’agenda sono stati invece baltici e polacchi, preoccupati per la crescente pressione proveniente dal confine con la Bielorussia (che accusano di malafede). Eppure, i numeri che si trovano ad affrontare loro sono nulla rispetto a quelli che l’Italia si trova a gestire. Semplicemente, Varsavia e gli altri, di fronte all’inefficienza dell’UE, hanno optato per un’altra via – quella della NATO – chiamando in causa il concetto di “guerra ibrida”. L’Italia prenda appunti.
Così il deputato leghista ed ex sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi, che ha introdotto il convegno Il punto sull’immigrazione clandestina. Situazione, criticità, soluzioni (Roma, Camera dei Deputati, 18 novembre 2021).
Direttore per le Relazioni internazionali del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli. Deputato nelle legislature XV, XVI, XVII, XVIII e Sottosegretario agli Affari Esteri durante il Governo Conte I. Laureato in Economia (Università di Firenze), Master in Business Administration (Università Bocconi), dirigente di azienda bancaria.
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