Da Hong Kong giungono moniti sulla Nuova Via della Seta, percepita come un'arma politica nascosta dietro accordi economici, finalizzata a estendere il controllo cinese sui Paesi aderenti. Il 5G di Huawei sarà strumento di raccolta delle informazioni.
Dall’insediamento di Donald Trump alla Presidenza statunitense si è assistito ad una totale inversione di tendenza dell’azione esecutiva sia nel panorama politico interno sia in quello internazionale. Per il tycoon di New York la Presidenza, nello scacchiere internazionale, doveva sfruttare completamente gli strumenti militari
Le proteste di massa dei cittadini di Hong Kong contro il potere cinese non soltanto non accennano a finire, ma si sono ormai trasformate in uno scontro fatale che sintetizza esemplarmente le contraddizioni profonde insite nelle trasformazioni della grande potenza asiatica.
A quei pochi che già provassero nostalgia per il governo guidato da Conte, si possono anteporre mille immagini. Una delle mie preferite è quella del premier in Vietnam, circondato da leader asiatici filo cinesi: solo l’assenza di occhi a mandorla lo distingueva dagli altri.
Il conflitto scatenato dagli Stati Uniti contro la Cina non è solo una guerra commerciale, come molti credevano: è in essenza uno scontro per il primato tecnologico e quindi politico nel mondo del prossimi trent’anni. Gli Stati Uniti, in base a ragioni economiche, avevano dato largo campo alla Cina
"La Nuova Via della Seta e il 5G. Gli obiettivi della Cina e i rischi per l'Italia" è il nuovo Dossier del Machiavelli, redatto da Francesco Bechis e Rebecca Mieli. Valorizzare l’interesse nazionale dell’Italia, senza mai dimenticare la sicurezza e la privacy
Italiano 
English