Come era facile prevedere la sanatoria decisa del governo italiano che regolarizzerà un numero di immigrati clandestini previsto in 200 mila unità dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sta facendo impennare gli sbarchi dalle coste di Libia, Tunisia e Algeria ma anche i tentativi di raggiungere l’Italia dai confini terrestri.
Il caso “Salvini – OPEN ARMS” riguarda l’accusa di sequestro di persona che è stata rivolta all’allora Ministro dell’Interno per aver negato, nell’agosto del 2019, alla nave ONG spagnola con migranti clandestini a bordo l’autorizzazione ad approdare in Italia, in quanto sosteneva - giustamente - che la competenza era della Spagna stessa
Eunavfor Sophia ricalcava di fatto le stesse norme dell’Operazione Triton in un “gioco delle tre carte” in cui gli unici porti sicuri erano considerati soltanto quelli italiani, al fine appunto di assegnarle gli oneri (ma non gli onori) della assai difficile gestione di una eterogenea massa di esseri umani, enunciando una solidarietà europea carica di parole, ma vuota di contenuti
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