di Mike Gonzalez

(Traduzione da: Heritage Foundation)

Le due Destre spagnole

Spagna e Stati Uniti sono alleati con società e culture molto diverse, ma che si somigliano sempre di più in almeno un aspetto: entrambi i Paesi hanno nell’arena politica un nuovo ed energico movimento conservatore pronto a dare battaglia per riprendersi il terreno culturale perso a vantaggio della Sinistra negli ultimi anni. E, in entrambi i Paesi, questa nuova e combattiva Destra deve misurarsi con conservatori felici di riconoscere i progressi della Sinistra e limitarsi a promettere di gestire meglio l’economia.

In questo scenario è appena entrato Alberto Núñez Feijóo, che il mese scorso è stato consacrato capo del tradizionale partito conservatore, il Partido Popular (PP). I più si attendono che sia un amministratore competente in economia – infatti, il complimento indiretto che gli si sente sempre fare è quello di essere un “buen gerente” – un buon amministratore.

Vox alle calcagna del PP

Feijóo dovrà dimostrare ai suoi critici che è anche disposto a condurre una battaglia di idee, perché alle calcagna del PP c’è un altro partito conservatore, Vox, che sta abbracciando con entusiasmo la battaglia culturale, e viene per ciò premiato. Il PP e Vox stanno ottenendo buoni risultati nei sondaggi: rispettivamente 23% e 19%. Questi numeri sono abbastanza grandi da far sì che i due si avvicinino ad una maggioranza parlamentare assoluta, ma abbastanza piccoli perché uno non possa fare a meno dell’altro.

Una siffatta coalizione di governo PP-Vox si è appena formata nella regione Castiglia-León, con grande disappunto dei socialisti di Madrid e Bruxelles, i quali brontolano che, siccome Vox si occupa di questioni culturali, dovrebbe essere isolata. Ciò suonerà familiare a molti americani che hanno sentito gli stessi discorsi durante l’era Trump. Vox è un partito in cui i senatori Mike Lee, Ted Cruz, Tom Cotton e Marco Rubio si sentirebbero a casa.

Anche in Spagna i genitori si rivoltano all’indottrinamento progressista

Le somiglianze con gli Stati Uniti non sono una coincidenza. La ribellione in corso, da parte dei genitori americani, contro la teoria critica della razza e l’ideologia di genere nelle scuole ha ispirato molti genitori spagnoli, che vogliono fermare l’indottrinamento dei bambini che l’estrema sinistra spagnola ha importato dall’America a partire dagli anni 2000. Glenn Youngkin, che è diventato governatore della Virginia dopo aver finalmente abbracciato la crociata dei genitori, ha ammiratori in Spagna.

In 10 giorni di viaggio nel Paese, durante i quali ho incontrato i leader più importanti e molti spagnoli comuni, ho sentito il nome di Youngkin più e più volte. Non appena sono tornato a Washington, ho iniziato a ricevere e-mail e messaggi WhatsApp dalle persone con cui ho parlato delle iniziative che i genitori stanno intraprendendo per proteggere i loro figli.

Chi è e cosa farà Feijóo

Ecco Feijóo. Il dirigente di lungo corso della regione della Galizia ha lanciato la sua candidatura per la guida del PP quando il capo uscente, Pablo Casado, si è dovuto dimettere dopo aver perso una ben pubblicizzata zuffa con la popolarissima presidente della regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso del PP. Il problema è che molti temono che Feijóo eviterà la battaglia delle idee e si concentrerà solo su questioni di portafoglio. La Galizia, una regione celtica e piovosa con montagne e valli nebbiose che risuonano di cornamuse, ha la reputazione di produrre persone caute e non impegnate – in un Paese noto per premiare l’audacia anche quando sconfina nell’avventatezza.

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Stereotipi, naturalmente. La Spagna è un luogo sfaccettato dove il matador non è che una delle tante icone, insieme allo stilista e al filosofo. Né i galiziani sono tutti vaghi ed evasivi taciturni. Ma è una realtà inevitabile che lo stereotipo venga fuori costantemente. Alla fine di marzo, una commentatrice televisiva ha detto che Feijóo “deve evitare di ricordare costantemente al Paese che è galiziano”. Al che un collega le ha risposto: “Sono un galiziano! Cosa c’è di male?”. L’interlocutrice gli ha rivolto un sorriso d’intesa.

Feijóo, si teme quindi, potrebbe evitare di condurre una “Reconquista” contro le leggi draconiane di genere e il revisionismo sulla guerra civile del 1936-39 – un’eco inquietante delle falsità diffuse negli Stati Uniti dal Progetto 1619. Vox, tuttavia, continuerà a spingere il PP a passare all’offensiva. Anche la Ayuso è una combattente.

O alleanza con Vox o morte del PP

C’è il concreto timore che l’UE interverrebbe, nel caso di una vittoria dei conservatori alle elezioni del prossimo anno, facendo pressione su Feijóo affinché non formi un governo di coalizione con Vox. Bruxelles potrebbe, per esempio, chiedere al Partito Socialista Operaio Spagnolo di astenersi da un voto di sfiducia, lasciando così che il PP governi la Spagna in minoranza e senza Vox. Sarebbe un’interferenza grossolana negli affari di un Paese sovrano, ma simili interferenze sono ciò che l’UE fa abitualmente. Sarebbe un ulteriore promemoria di quanto sia stato fortunato il Regno Unito a sfuggire all’UE attraverso la Brexit.

La tavola è dunque apparecchiata per Feijóo. Se non coglie il momento – e l’importanza dei valores, o valori – e si sottrarrà dopo che gli elettori gli avranno dato l’opportunità di formare una coalizione con Vox, potrebbe distruggere il PP per sempre. Mostrerebbe alla Spagna che, no, non era un buon amministratore. E offrirebbe una lezione ai conservatori americani che evitano i campi di battaglia culturali.

Senior Fellow all'Allison Center for Foreign Policy di Heritage Foundation (USA). Ex giornalista corrispondente dall'estero, ha lavorato nell'Amministrazione G.H. Bush. B.A. in Comunicazione (Boston's Emerson College) e M.B.A. (Columbia Business School).