Presentato alla Camera il 25 settembre scorso, il dossier di Emanuel Pietrobon Guerra cognitiva, è stato ripreso da La Verità in un articolo di Alessandro Rico.
Utilizzare principalmente Internet e i social media per diffondere, in seno alla popolazione nemica, dissidi, tumulti, infiacchimento morale, ideologie auto-distruttive. Lo scopo: vincere il nemico senza nemmeno combatterlo.
Le traversate illegali nel Mediterraneo stanno tornando ai livelli prepandemici e l'Italia è impreparata ad affrontare una nuova stagione di migrazioni pilotate. Schermare il Mediterraneo, confine liquido e permeabile, richiede l'adozione di soluzioni polacche e australiane.
Le guerre cognitive possono dividere e radicalizzare porzioni scelte di una società, per poi metterle le une contro le altre con l'obiettivo di spaccarla, ma non è da sottovalutare un'altra loro possibile funzione: l'instupidimento collettivo.
Silvia Roberto intervista sul canale Youtube del Machiavelli Emanuel Pietrobon, autore del dossier "Guerra cognitiva – la nuova minaccia ibrida”. Come funzionano le operazioni cognitive? Come viene attaccato l’ambiente informativo di una società per seminare discordia e indebolirla? E quale ruolo giocano i social nella manipolazione delle masse?
Come funzionano le operazioni cognitive, ultima frontiera delle guerre ibride? Come attaccano l’ambiente informativo di una società per seminare discordia e indebolirla? E quale ruolo giocano i social sulla fabbricazione del consenso e manipolazione delle masse?
Valerio Benedetti su "Il Primato Nazionale" riprende il dossier Guerra Cognitiva. Una nuova minaccia ibrida di Emanuel Pietrobon, evidenziando come in Italia ancora non si abbiano studi approfonditi su questi nuovi scenari strategici oltre al lavoro del Centro Studi Machiavelli.
Come funzionano le operazioni cognitive, ultima frontiera delle guerre ibride? Come attaccano l’ambiente informativo di una società per seminare discordia e indebolirla? E quale ruolo giocano i social sulla fabbricazione del consenso e manipolazione delle masse?
In Niger ha avuto luogo un colpo di Stato che rischia di mettere a repentaglio le frontiere esterne e la sicurezza energetica dell'Unione Europea. Interventi militari multinazionali potrebbero aggravare la situazione, l'immobilismo anche. L'Italia, la Francia e l'intero Occidente devono ripensare le loro strategie per l'Africa.
