Soldi solo a chi accetta i matrimoni gay? Polonia e Ungheria dicono no.
Pomo della discordia è la condizionalità della concessione dei fondi al rispetto dello stato di diritto. Quello che il 90% dei giornali non vi dirà mai è che nello “stato di diritto” sono inclusi in modalità ormai irreversibile i soliti immancabili diritti lgbt.