PRIGIONIERI. La libertà in zona rossa
Da ormai più di un anno agli italiani sono imposte durissime restrizioni alle libertà personali: divieto di uscire di casa, chiusure di esercizi ed attività, obblighi di distanziamento e mascherine anche all’aperto. Da ormai più di un anno l’esistenza collettiva e personale sembra essere in funzione esclusiva dell’epidemia venuta dalla Cina. Tutto ciò è sensato, giustificabile ed accettabile?