Orban non vince: trionfa. Ecco perché
Orban e il suo partito Fidesz riottengono la fiducia del popolo ungherese. La notizia del giorno non è però la riconferma del governo nazional-conservatore a Budapest, quanto l'entità della vittoria conseguita.
Orban e il suo partito Fidesz riottengono la fiducia del popolo ungherese. La notizia del giorno non è però la riconferma del governo nazional-conservatore a Budapest, quanto l'entità della vittoria conseguita.
Prima o poi doveva succedere. Ora i leader dei partiti patriottici, divisi tra le famiglie politiche del Parlamento europeo, hanno annunciato la firma di un accordo unitario per contrastare il pensiero unico dettato da Bruxelles.
A dispetto di tutta la propaganda di sinistra, Fidesz non sta usando le donne come strumenti politici ma ne ha allevate al suo interno d'eccezionali capacità: si tratta di personalità con elevati titoli di studio, ampie letture e più lingue parlate, come Katalin Novak, Judit Varga e Andrea Mager.
Fidesz rappresenta gli autentici valori conservatori. Ciò di cui abbiamo bisogno in Europa è una Destra democratica che non cerchi di adattarsi allo zeitgeist ambiental-progressista, ma che voglia plasmare il futuro dell'Europa mantenendo la sua identità.
Dopo poche ore dall'innalzamento, la statua dedicata al movimento Black Lives Matter nella città di Budapest era già stata danneggiata tre volte. L'opera rappresentava una Statua della Libertà dipinta coi colori dell'arcobaleno e inginocchiata, col pugno chiuso alzato.
Il principale partito della coalizione oppositrice, Jobbik, sta cadendo a pezzi. Dei 26 rappresentanti eletti nel 2018, solo 9 sono rimasti oggi nel gruppo parlamentare. Dopo l'uscita molti fondano nuovi partiti alternativi sia a Fidesz sia all'opposizione coalizzata.
Non appena Viktor Orban ha annunciato, il 3 marzo scorso, l'uscita dal PPE degli europarlamentari di Fidesz, sono immediatamente cominciati nuovi negoziati che riguardano non solo il futuro del partito ma anche quello dell'Europa.
Le opposizioni unite in Ungheria hanno ottenuto risultati superiori alle attese nelle elezioni amministrative, ma Fidesz rimane decisamente la prima forza nel Paese. In questa tornata il partito di Orban ha pagato lo scandalo Borkai.