I nuovi scenari bellici e geopolitici
Quella che stiamo attraverso, col sovrapporsi di tante gravi crisi, assomiglia a una tempesta perfetta, in cui i Paesi europei faticano a navigare prima di tutto per mancanza di consapevolezza e volontà.
Quella che stiamo attraverso, col sovrapporsi di tante gravi crisi, assomiglia a una tempesta perfetta, in cui i Paesi europei faticano a navigare prima di tutto per mancanza di consapevolezza e volontà.
La fine del predominio francese in Africa apre molti interrogativi: da quelli geopolitici alla questione dei milioni di immigrati in Europa dalle ex colonie francesi, che non si sono integrati e rischiano di diventare una bomba sociale.
La fine dell'ordine unipolare pone l'Italia di fronte alla necessità di una politica estera più pragmatica nei confronti della Cina, anche per affrontare i propri problemi strutturali interni.
La competizione tra grandi potenze non mostra segni di rabbonimento. Tra problemi interni e deficit esterni, gli Stati Uniti stanno lentamente perdendo ritmo e possesso palla nella partita per la transizione multipolare. Le policrisi degli anni precedenti sono destinate a dar vita a una permacrisi.
Con l'inclusione di Svezia e Finlandia e le più recenti svolte politiche di Erdogan in Turchia, la NATO si appresta a chiudere il cordone anti-russo da Baltico a Mar Nero: una mossa geopolitica che affonda le radici nelle realtà politiche e storiche dei territori coinvolti.
Alla fine della Guerra Fredda l'aspettativa diffusa era che il modello politico, economico e culturale occidentale si sarebbe affermato a livello planetario. A distanza di trent'anni quella previsione si è rivelata completamente sbagliata.
La NATO ha illuso e poi abbandonato l'Ucraina. Al di là dei moralismi, Putin vince. Mentre la NATO perde in un colpo l'Ucraina e - cosa più importante - la Russia. Forse è il momento di ripensare la strategia complessiva?
Speciale a cura del Centro Studi Machiavelli. Aggiornamenti e analisi sulla situazione.
Venti di guerra soffiano sull'Ucraina. La concentrazione di forze russe lungo il confine ha fatto denunciare da più parti il pericolo di un'invasione e mobilitare la NATO. Sullo sfondo un Paese già da anni diviso e in conflitto, col Donbass separatista e la Crimea riannessa da Mosca. A cosa dobbiamo prepararci?