Il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle guerre ibride
Emanuel Pietrobon spiega come i progressi dell'IA permetteranno il perfezionamento di chatbot e deepfake, ma anche la militarizzazione degli assistenti virtuali intelligenti.
Emanuel Pietrobon spiega come i progressi dell'IA permetteranno il perfezionamento di chatbot e deepfake, ma anche la militarizzazione degli assistenti virtuali intelligenti.
Utilizzare principalmente Internet e i social media per diffondere, in seno alla popolazione nemica, dissidi, tumulti, infiacchimento morale, ideologie auto-distruttive. Lo scopo: vincere il nemico senza nemmeno combatterlo.
Come funzionano le operazioni cognitive, ultima frontiera delle guerre ibride? Come attaccano l’ambiente informativo di una società per seminare discordia e indebolirla? E quale ruolo giocano i social sulla fabbricazione del consenso e manipolazione delle masse?
Come funzionano le operazioni cognitive, ultima frontiera delle guerre ibride? Come attaccano l’ambiente informativo di una società per seminare discordia e indebolirla? E quale ruolo giocano i social sulla fabbricazione del consenso e manipolazione delle masse?
Nel Dossier n. 42 Emanuel Pietrobon descrive l'ultima frontiera della guerra ibrida, ossia la guerra cognitiva, evidenziando le minacce anche per l'Italia.
Daniele Scalea, Presidente del Centro Studi Machiavelli, è intervenuto su RPL a "Il punto politico", programma condotto da PierLuigi Pellegrin, per discutere del suo articolo "La migrazione come arma".
Da alcuni anni si studiano i flussi migratori in connessione a forme irregolari d’aggressione. L'immigrazione di massa e incontrollata pone sotto stress il Paese che lo riceve, potenzialmente conducendolo ad una crisi sociale.
Polonia e Paesi baltici hanno applicato la nozione di "guerra ibrida" ai flussi migratori. Al di là di certa retorica secondo cui l'immigrazione è sempre benefica, quando i flussi sono troppo massicci e da Paesi culturalmente distanti espongono chi li riceve a crisi sociali ed economiche.
Il rapporto trimestrale di Frontex fotografa un aumento generalizzato di flussi illegali verso l'Europa. 13 Paesi sui 27 dell'UE hanno chiesto all'Unione di finanziare la costruzione di muri. L'Italia non è tra questi e sta diventando il ventre molle.