Diversamente dalla maggioranza dei Paesi dell’Europa occidentale, ad oggi l’Italia non ha subito alcun attacco jihadista su larga scala e sembra presentare minori livelli di radicalizzazione. Un vantaggio relativo destinato però a scomparire in breve tempo a causa di molteplici cambiamenti.
Diversamente dalla maggioranza dei Paesi dell’Europa occidentale, ad oggi l’Italia non ha subito alcun attacco jihadista su larga scala e sembra presentare minori livelli di radicalizzazione. Un vantaggio relativo destinato però a scomparire in breve tempo a causa di molteplici cambiamenti.
Sta svanendo un vantaggio tutto italiano: l'assenza di seconde e terze generazioni d'immigrati con elevato tasso di radicalizzazione jihadista. Quali contromisure bisogna prendere?
Per aiutare il nostro continente a tornare sulla strada del buon senso sarà necessario un fronte unito dalla trinità "Dio, patria, famiglia", perché una o due vittorie della Destra non possono distogliere l'Unione dalla strada dell'autodistruzione.
L'Unione Europea affronta una delle sue maggiori sfide: gli enormi flussi migratori che dal meridione e dall'oriente convergono su di essa. La pressione generata ha creato insicurezza e insoddisfazione in molte nazioni e messo in crisi anche le relazioni tra Stati membri dell'UE. Come si può affrontare e vincere questa grande sfida?
The Mediterranean is a hub for dangerous and illegal trafficking and movements. Drugs (including captagon), illegal immigrants, Islamic extremists and terrorists are arriving in Europe in large numbers from the Middle East and North Africa. What is the level of the threat and how can it be addressed?
Molti, in Occidente, hanno perso il senso delle proporzioni quando si parla di immigrazione. C'è una grande ed essenziale differenza tra un'immigrazione ridotta e legale, e flussi illegali e di massa.
In occasione del summit italo-ungherese dei think tank conservatori tenuto a Budapest lo scorso 16 ottobre, la presentazione della traduzione in magiaro di "Immigrazioni. Le ragioni dei populisti" di Daniele Scalea e l'intervista sul portale del Centro per i diritti fondamentali al presidente del Centro Studi Machiavelli è stata ripresa dal quotidiano ungherese Magyar Nemzet. Ecco la traduzione dell'articolo.
Il libro di Daniele Scalea "Immigrazione, le ragioni dei populisti" tradotto in ungherese dal Center for Fundamental Rights. Un segno degli stretti legami con Budapest per la realizzazione di una rete di think tank conservatori sempre più attiva.
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