La carenza di grano e la crisi economica galoppante causate dalla guerra in Ucraina stanno attanagliando i principali Paesi di origine e di transito dei migranti clandestini diretti in Europa attraverso l’Italia.
Fame e blackout stanno scatenando una crisi economica senza precedenti nei Paesi origine di flussi migratori. Aspettiamoci dunque un’estate calda e, con questo Ministro all’Interno, prepariamoci al peggio, sperando che il bel tempo arrivi il più tardi possibile.
La questione migratoria torna a perseguitare l’amministrazione Biden. Lo scorso marzo sono stati intercettati 221.303 clandestini alla frontiera meridionale degli Stati Uniti. Numeri come questi non si registravano addirittura dal marzo 2000.
Nel Dossier n. 36 Giovanni Giacalone parte dai fatti di cronaca avvenuti a Milano nella notte di Capodanno per descrivere il diffondersi in Italia di un inquietante fenomeno importato dal Nordafrica.
Con il Paese distratto da altri temi si fanno passare misure su temi culturali altamente impopolari. Fallito il DDL Zan, si va avanti con lo Ius Soli, ribattezzato ''Ius Scholae'' (cambia il nome ma non la sostanza).
La collaudata logistica dell’ accoglienza italiana e la generosità del nostro popolo ci farà, come sempre, essere orgogliosi di noi stessi. Gli amici ucraini sanno che l’Italia non intende voltarsi dall’altra parte.
Ampi stralci del discorso annuale sulla stato della nazione, che il primo ministro ungherese Viktor Orban ha pronunciato il 12 febbraio scorso davanti al Parlamento di Budapest, parlando di gestione della pandemia, situazione critica in Bosnia e in Ucraina, tensioni interne all'UE, agenda "verde" di Bruxelles.
La tratta degli esseri umani richiede un’azione più complessa di quella finora attuata. Essa deve avere la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti del potere nazionale. Il Governo nomini dunque un Commissario di natura speciale e a competenza settorialmente definita.
Daniele Scalea, Presidente del Centro Studi Machiavelli, è intervenuto su RPL a "Il punto politico", programma condotto da PierLuigi Pellegrin, per discutere del suo articolo "La migrazione come arma".
