Sono molte le generazioni che, nel corso della loro infanzia, sono cresciute con classici della narrativa per bambini quali "Il Grinch" o "La fabbrica di cioccolato". Purtroppo, proprio nei Paesi dai quali provengono questi classici, essi vengono sempre più presi di mira dagli estremisti fautori della cancel culture.
Come si è arrivati al politicamente corretto? Quali sono le radici storiche, sociali e culturali di un fenomeno tanto inquietante? Chi ha provato a dare una risposta è Francesco Erario nel suo primo libro, "Woke. La nascita di una nuova ideologia", pubblicato da Idrovolante Edizioni.
Il verdetto dimostra come le nuove derive del politicamente corretto siano molto meno egemoni di quanto si pensa. Una lezione da ricordare, perché le fautrici del #Metoo non si arrenderanno tanto facilmente: hanno perso una battaglia, ma la guerra è ancora in corso.
L'arrivo del sistema di credito sociale in Italia è immaginato dal giornalista e scrittore Mario Arturo Iannaccone nel suo romanzo "La Fuga", dove molti parallelismi tra il futuro immaginato e il nostro presente appaiono assai inquietanti.
Nathan Greppi, collaboratore del Centro Studi Machiavelli, è stato intervistato da Pierluigi Pellegrin su Radio Libertà. Greppi ha parlato del suo articolo "Altro che Eurovision. A voi 12 famosi cantanti di destra (di ieri e di oggi)", in cui stila una classifica dei migliori musicisti e gruppi politicamente schierati a destra.
L'Eurovision non fa altro che rafforzare lo stereotipo per cui i cantanti (quanto meno quelli di successo) siano sempre e solo progressisti. Eppure sono esistiti ed esistono molti artisti della musica apertamente schierati a destra.
Tante sono le profezie attribuite alla serie Simpsons. Ma c’è un fenomeno che sicuramente hanno saputo intercettare in tempi non sospetti, quando ancora suscitava poca attenzione, e che oggi è un argomento molto discusso: l’ideologia woke nelle università americane (e non solo).
Nel 2006 molti sviluppi attuali, specialmente per quanto riguarda gli eccessi del femminismo, erano già previsti nel saggio di Harvey Mansfield "Virilità". In quest'epoca è necessario riscoprire cosa vuol dire essere un maschio, oltre i preconcetti ideologici.
Sebbene nel discorso dominante la satira (almeno quella “buona”) sia sempre e solo di sinistra, anche a destra c’è una lunga tradizione. Dall’esperienza di “Candido” e Giovannino Guareschi fino ai vignettisti digitali, passando per “LiberoVeleno”, si ripercorrere questa tradizione e ci si interroga sul peso che hanno oggi satira e meme nella “battaglia delle idee”.
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