La destra deve scardinare l’ideologia globalista e fare della differenza, in opposizione all’egualitarismo, sia esso liberale, cattolico o post marxista, e dell’uomo concreto in opposizione all’umanità astratta dei globalisti, la sua propria ragion d’essere.
Il sovranismo non può permettersi di trascurare il mondo della cultura, della scuola e dell'università, lasciando l'egemonia al globalismo progressista, o per quanto grande sia il suo odierno consenso popolare sarà destinato alla sconfitta sul lungo periodo.
Comunismo e liberalismo, accomunati dall'economicismo, fin dagli anni '90 hanno entrambi fallito la prova dell'immigrazione di massa, ignorando che le identità solide dei nuovi venuti non sarebbero state piegate dalla società dei consumi.
L'esito scontato della globalizzazione degli anni '90 era la scomparsa della classe media, il cui ruolo socio-culturale è però fondamentale. Quella populista-sovranista è una risposta all'inceppamento dell'ascensore sociale.
Conferenza il 3 ottobre 2019, dalle ore 17.30 alle ore 18.30, a Romapresso la Sala Stampa di Montecitorio con la Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, l'On. Gianluca Vinci, l'On. Guglielmo Picchi e il Presidente Daniele Scalea. Ingresso gratuito previa registrazione.
Quella che comincia ora è una nuova traversata del deserto, la cui meta può essere però la terra promessa. L'agognata ricompensa si può ottenere riuscendo a rinsaldare e compattare quell'elettorato italiano che pare più in sintonia con le proposte della Destra
Le ultime elezioni hanno sancito il deficit di iniziativa politica della sinistra italiana. Tanto il PD quanto i “cespugli” scontano l’incapacità di portare a termine un profondo rinnovamento programmatico, comunicativo e dei gruppi dirigenti. Ma anche dal punto di vista teorico da anni ormai si naviga a vista.
Povero Tsipras. Prima eroe della sinistra italiana poi, dopo la svolta pro Ue, cioè il tradimento del referendum, paladino dell’altra sinistra, quella euro globalista, tanto da finire nel gruppo di Macron e di Bonino a Strasburgo. Gli uni e gli altri oggi l’hanno dimenticato dopo la pesantissima disfatta.
"I giovani italiani sono sovranisti. Analisi comparativa del voto alle elezioni del 26 maggio" è il diciannovesimo Dossier del Machiavelli, opera di Francesco Giubilei. Soprattutto in Italia i giovani hanno premiato i partiti sovranisti.
