Se vince Kamala diciamo addio alla libertà di parola
L'internazionale progressista vuole un giro di vite contro la libertà d'espressione su internet. Un coro unico che va da Washington a Londra a Bruxelles, con la scusa della lotta alla "disinformazione", fattispecie evanescente che può essere definita a uso e consumo di chi si atteggia a giudice, giuria e boia.