La guerra cognitiva
Le applicazioni militari delle neuroscienze, il ruolo dei network cognitivi (come TikTok o Al Jazeera) e molto altro nel panel sulla guerra cognitiva, al Convegno Machiavelli Difesa 2023.
Le applicazioni militari delle neuroscienze, il ruolo dei network cognitivi (come TikTok o Al Jazeera) e molto altro nel panel sulla guerra cognitiva, al Convegno Machiavelli Difesa 2023.
Presentato alla Camera il 25 settembre scorso, il dossier di Emanuel Pietrobon Guerra cognitiva, è stato ripreso da La Verità in un articolo di Alessandro Rico.
La Cina ha compreso lo sterminato potenziale degli influencer, gli opinion maker delle nuove generazioni, arruolandoli nella sua lotta a due direttrici per l'egemonia globale: nazionalizzazione delle masse in patria, liquefazione sociale in Occidente e dintorni.
Le guerre cognitive possono dividere e radicalizzare porzioni scelte di una società, per poi metterle le une contro le altre con l'obiettivo di spaccarla, ma non è da sottovalutare un'altra loro possibile funzione: l'instupidimento collettivo.
Emanuel Pietrobon a Radio Libertà spiega i risvolti di TikTok, vera e propria psyop cinese usata come arma di una guerra cognitiva. L'Italia deve iniziare a reagire a questo tipo di minacce, investendo in consapevolezza dei giovani.
Nel Dossier n. 42 Emanuel Pietrobon descrive l'ultima frontiera della guerra ibrida, ossia la guerra cognitiva, evidenziando le minacce anche per l'Italia.