Per la prima volta ospitati in ogni angolo del vecchio continente, per un totale di dodici nazioni, gli Europei di calcio che si stanno per concludere sembrano aver avuto un unico stendardo comune: la bandiera arcobaleno.
WithViktor Orbán, Hungary has frequently assumed staunch stances: on immigration, on national sovereignty, on gender theory. All this attracted a lot of criticism against Budapest. In that installment the Hungarian views are explained by Dr. BALÁZS ORBÁN.
Cosa dice esattamente questa contestatissima "legge anti-Lgbtq" ungherese, come è stata bollata dai media progressisti? Ad avviso di chi scrive le disposizioni sono non solo lecite, ma persino giustificate, perché garantiscono i diritti dei genitori sull'educazione dei figli.
Budapest ha scelto di prendere una strada a sé, rifiutando d'aderire completamente al programma vaccinale di Bruxelles. Oggi, conteggiando la quota di popolazione che ha ricevuto almeno una dose, l'Ungheria è sesta al mondo e prima nell'UE.
Gergely Karácsony, sindaco di Budapest, ha annunciato di voler correre come candidato premier nelle prossime elezioni ungheresi. Sebbene alle precedenti abbia ottenuto l'11% dei voti e i partiti che attualmente lo sostengono racimolino appena il 5%, le sue possibilità non sono così remote. Vediamo perché.
Grazie alla campagna vaccinale, nel secondo trimestre l'Ungheria beneficerà di una piena riapertura. Il prossimo anno la crescita economica si farà più intensa, grazie alla ripresa del turismo e ai fondi europei.
Il Media Development Investment Fund (MDIF), collegato a George Soros, sta guadagnando terreno nell'industria dei media slovacca. Ha infatti acquistato quote di Petit Press, la seconda maggior azienda slovacca del settore, titolare del giornale telematico di sinistra SME, il più letto del Paese.
L'Amministrazione Biden non resterà tanto silenziosa ancora a lungo: secondo gli specialistici ungheresi, dopo la pandemia Covid, il nuovo inquilino della Casa Bianca cercherà d'imprimere profondi mutamenti alla politica internazionale.
A dispetto di tutta la propaganda di sinistra, Fidesz non sta usando le donne come strumenti politici ma ne ha allevate al suo interno d'eccezionali capacità: si tratta di personalità con elevati titoli di studio, ampie letture e più lingue parlate, come Katalin Novak, Judit Varga e Andrea Mager.
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